Anno VII N. 29 Luglio - 2014

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La Cartolina

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Farfaè...un collage di progetti istituzionali

PIERO MARRAZZO, PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO :
La splendida Abbazia di Farfa e l'alta qualità dell'olio che qui si produce sono l'esempio di un binomio di sviluppo vincente, che coniuga il turismo culturale alle nostre ricchezze rurali. Possiamo contare, in questo settore, su un patrimonio eccezionale. Il turismo legato al mondo della gastronomia e dei prodotti di qualità è sempre più fattore d'attrazione, che consente una scoperta più generale del territorio e delle risorse culturali. Va anche in questa direzione il Programma di Sviluppo Rurale che, nei prossimi 7 anni, metterà in moto in tutta la Regione investimenti pari a un miliardo e mezzo di euro, che coinvolgeranno oltre 200 mila aziende, su una superficie rurale pari all'80% dell'intero territorio laziale. Siamo una Regione che ha investito moltissimo sulla competitività dell'economia agricola. Perché consideriamo l'agricoltura non soltanto come produzione, ma anche come moderna offerta di servizi e fattore determinante di sviluppo.
MARIO PERILLI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA REGIONE LAZIO:
Quest'anno che si sta concludendo coincide con il "giro di boa" della Regione Lazio. Sono passati trenta mesi: molto è stato fatto e sicuramente molto ancora dovrà essere fatto. Sono orgoglioso di poter dire che l'Abbazia di Farfa e la Sabina, terra a me particolarmente cara, hanno potuto contare su di un'attenzione nuova, frutto di un governo regionale che sa valorizzare, tutelare e promuovere tutti i territori, anche i più piccoli, riconoscendone il valore culturale, ambientale e storico. L'Abbazia di Farfa è ormai divenuta luogo privilegiato di riflessione sulle tematiche culturali e soprattutto rurali dell'intera Regione Lazio; ne è testimonianza il crescente successo della Fiera di Farfa. Con l'auspicio che la Sabina e l'Abbazia di Farfa possano divenire sempre più testimonianza delle bellezze di questa nostra regione.
GIUSEPPE RINALDI, ASSESSORE ALLA CULTURA DELLA PROVINCIA DI RIETI:
Il 2008, in Provincia, sarà un anno decisivo per la Cultura. Grazie al decentramento dalla Regione della legge 32, relativa alle attività culturali e agli spettacoli dal vivo, le associazioni e i Comuni avranno a disposizione, nel complesso, circa 420mila euro. Siamo in attesa delle indicazioni della Commissione Cultura e poi potremo valutare le proposte che arriveranno da associazioni e Enti. Avremo un occhio di riguardo per le manifestazioni già affermate, ma punteremo anche su eventi innovativi.
Farfa oltre a godere della terza edizione di 20eventi, potrà poi giovare di un progetto di turismo scolastico regionale che incentiva le gite nelle luoghi della cultura laziale.
STEFANO AGNENI, ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA E AL PERSONALE DEL COMUNE DI FARA SABINA:
a sfida dell'agricoltura farense risiede in una progettazione ampia votata alla valorizzazione e al rilettura delle tradizioni. A questo proposito, abbiamo proposto il prolungamento della Fiera dell'olio, dei prodotti tipici e dell'artigianato di Farfa. Sarebbe nostra intenzione dedicare alla manifestazione non più un unico week-end, bensì due. Sempre sul fronte delle tipicità, ci stiamo muovendo con la realizzazione di un calendario che metta in relazione sagre e manifestazioni (festa della trebbiatura, sagra degli stringozzi, andar per olio e per cultura) nell'ambito di un progetto globale che le raggruppi e le identifichi con in unico filone promozionale. Anche sul piano del personale e della formazione il 2008 offre buone nuove. A primeggiare sono senza dubbio l'apertura di due concorsi pubblici e la stabilizzazione di alcuni dipendenti.
DANIELA SIMONETTI, ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI FARA SABINA:
L'idea culturale che il Comune di Fara ha in mente di realizzare il prossimo anno, parte da Cures. Con la valorizzazione del nostro terzo gioiello, dopo Farfa e Fara, intendiamo procedere in quella che io amo definire la decodificazione della nostra storia (quella dei Sabini) attraverso i contemporanei linguaggi di comunicazione.
Da qui nascono i tre assi portanti del nostro progetto: la didattica museale, le officine dell'arte plastica e figurativa e il laboratorio teatrale. Con questi strumenti intendiamo recuperare l'identità culturale comune.

Autore: Marrazzo, Perilli, Rinaldi, Agneni e Simonetti

20/12/2007