Anno VII N. 29 Luglio - 2014

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Ieri ed Oggi

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MARGARET THATCHER A FARFA: IL RACCONTO DI CHI C'ERA

Sembra una giornata come le altre quella di martedì 27 maggio, ma ecco che nella tarda mattinata in Monastero e nel borgo si sparge una voce: è arrivata Margaret Thatcher! Non sembra vero: una visita così importante, senza alcun preavviso! Eppure è così. Mi trovo nella sede della Fondazione Cremonesi, come ogni martedì, per il disbrigo delle solite pratiche amministrative e per ricevere gli affittuari per le solite lamentele. Vengo chiamato d'urgenza per accogliere l'illustre ospite. Lascio tutto e mi dirigo alla volta dell'Abbazia. Durante il breve percorso mi immagino di trovare una donna in piena forma, quella che tanti anni fa si vedeva spesso in televisione: la "lady di ferro", che governava con tanta fermezza e saggezza l'Inghilterra e che tanto influiva anche sulla politica internazionale. Il capo di governo rispettato ed ascoltato in tutto il mondo. Ed ecco la prima sorpresa: trovo in erboristeria un'anziana signora, con un piccolo seguito. Si trova in Sabina da alcuni giorni, ospite di amici inglesi che hanno una villa in collina. E non poteva fare a meno lei, la Thatcher, di venire a visitare quello che è il gioiello della Bassa Sabina: la celebre Abbazia di Farfa. Un'anziana signora - dicevo - dai lineamenti fini, vestita con sobria eleganza, accompagnata al braccio da una donna che in altri tempi sarebbe stata una "dama di compagnia".
Accompagno personalmente l'illustre ospite ed i suoi amici attraverso i chiostri e i percorsi museali dell'Abbazia. Non c'è molto tempo, perché ci sono anche altri programmi per la Thatcher, compresi alcuni incontri ufficiali a Roma. Ma una buona mezz'ora è sufficiente perché ella si renda conto di tutto ed esprima apprezzamento su tutto. Finalmente l'accompagno alla lussuosa macchina parcheggiata nel borgo.
La macchina parte, con le altre del seguito, e lei saluta e ringrazia con semplici gesti della mano e con affabili sorrisi.Ritorno sui miei passi e, nell'ancor più breve tragitto che mi separa dal Cremonesi, continuo ad immaginare, istituendo questa volta un confronto. Margaret Thatcher, una vecchia signora ormai, ma dal passato glorioso. Una di quelle donne che hanno segnato la storia di un popolo, valicando anche i confini geografici della propria nazione! Una vecchia Badia, anch'essa dal passato glorioso. Anch'essa ha segnato la storia, ma con qualcosa in più, che travalica la durata di un'esistenza umana. L'Abbazia di Farfa ha sfidato i secoli e ne sfiderà ancora, conservando il fascino di un'eleganza che appartiene al patrimonio dell'umanità, rinnovando sempre un messaggio di fede e di cultura che giammai tramonterà. E proprio per questo la "vecchia badia" sarà sempre giovane!

Autore: Dom Eugenio Gargiulo

12/08/2008