Anno VII N. 29 Luglio - 2014

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La finestra sul cortile

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SARAH: UNA TRAGEDIA TRA FICTION E REALTA'

Il caso di Sarah Scazzi, la ragazzina di 15 anni vittima di un atroce destino, continua, nonostante siano trascorsi oltre tre mesi dal delitto, a tenerci tutti con il fiato sospeso, perché in questa vicenda c’è una perenne tensione tra il vero e il falso. I talk show televisivi sono stati, non a caso, il palcoscenico di questo caso, con tutti i loro protagonisti. Si tratta di un episodio eccezionale, raro, dove è possibile trovare un mix di verità, ipotesi, r ivelazioni che puntualmente vengono smentite.
Non credo sia stato un caso che questa vicenda abbia avuto il potere di colpirmi così profondamente.
Questa estate, infatti, il 28 agosto, due giorni dopo la scomparsa di Sarah, mi trovavo in vacanza a Tor re Colimena, frazione di Avetrana, un paese circondato da campagna ricca di alberi e olivi e affacciato sullo stesso mare in cui Sarah si era preparata per trascor rere un pomeriggio sotto il sole e le splendide acque cr istalline del Salento.
E’ una storia complessa quella di cui è r imasta vittima l’adolescente.
L’unica cer tezza è che Sarah è stata uccisa in famiglia, propr io dove si sentiva protetta, al sicuro.
Un mondo che ai nostri occhi appare chiuso, quasi arcaico, i cui protagonisti sono por tatori di una mentalità contadina che, in questo caso specifico, ha prodotto compor tamenti contorti di una famiglia che, pur essendo sovraesposta al mondo mediatico, non lascia trasparire nulla di ciò che realmente accade tra le mura domestiche.
Forse l’odio e la gelosia sono stati gli elementi che hanno costruito questo delitto. Sarah era una ragazzina, aveva un viso angelico e amava gli animali. Specialmente i cani e soprattutto se randagi.
Uno di questi Buffy la accompagnava sempre nei brevi tragitti che percor reva da casa sua a quella della cugina Sabrina. La volontà della famiglia è di dedicare alla sua memoria un rifugio
per randagi: quello era il suo sogno e i suoi parenti vogliono avverarlo. Intanto i giorni passano, il caso di Avetrana comincia a scomparire dalle scalette televisive e tanti inter rogativi restano inevasi.
Uno su tutti: Chi è l’assassino di Sarah? A tutt’oggi: “Uno, nessuno, centomila”.

Autore: Angela Longobucco

13/03/2011