Anno VII N. 29 Luglio - 2014

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Dentro L'Abbazia

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Un invito speciale per i liceali

...che vogliono imparare a conoscersi meglio

In seguito alla scarsa partecipazione al seminario per i giovani di quest’anno, si è deciso, per il prossimo seminario, di incominciare al più presto a prendere contatto con le scuole e di cercare di coinvolgere subito i ragazzi interessati. Sabato 19 novembre don Massimo ha parlato ai ragazzi del Liceo Gregorio da Catino di Poggio Mirteto e mercoledì 30 novembre Paolo Lapponi e Claudio Torre hanno parlato ai ragazzi del Liceo Marco Terenzio Varrone di Rieti. Tra pochi giorni la presentazione verrà fatta anche al Liceo Lorenzo Rocci di Passo Corese. Riassumiamo qui di seguito il discorso di presentazione ai ragazzi. La nostra iniziativa non ha né carattere scolastico, né carattere ecclesiastico. Noi non facciamo né lezioni, né interrogazioni, né catechismo. Non ci interessa chi o quando qualcuno ha scritto una poesia, né a quale corrente appartiene. Ci interessa che cosa dice al cuore di chi ascolta o legge un verso come: Che fai tu luna in ciel, dimmi, che fai?
Naturalmente sapere chi lo ha scritto e tutto il resto sarà utilissimo per interiorizzare meglio la sua poesia, ma rimane il principio che la scuola deve essere al servizio della vita, non il contrario. Allo stesso modo, anche la religione deve essere al servizio della vita e non il contrario. Posso imparare a memoria un catechismo di qualsiasi religione, ma se quello che imparo non risponde al più profondo sentimento personale, serve a poco.
Quello che noi vogliamo, dunque, è condividere con voi la gioia di risvegliare il nostro più vero e personale sentire e capire. In particolare ci siamo posti il problema di “comprendere il proprio tempo”. Che cosa significa “comprendere”? Comprendere si oppone a subire passivamente senza rendersi conto delle cose. Sappiamo bene quante cose il moderno mercato offre ai giovani: opportunità di viaggi, di divertimenti, di strumenti, di esperienze etc. ma sappiamo anche che dietro queste offerte ci sono tanti interessi commerciali e che non tutto ciò che ci si offre è buono per noi. Dunque per orientarci dobbiamo “comprendere”, comprendere il nostro tempo, appunto. Ora noi più adulti abbiamo più esperienza di voi, e abbiamo l’esperienza di decenni cruciali, che hanno cambiato il mondo in una misura mai vista prima. Voi non potete sapere cosa è avvenuto, né avete un’idea di ciò che è mutato e di ciò che è andato perduto. Dunque un confronto con la nostra esperienza potrebbe essere prezioso per conoscere il mondo e per conoscersi meglio: infatti il presente non si può capire senza conoscerne le cause più remote.
Pensate che voi vi trovate in un’età preziosa della vostra vita, un’età in cui deciderete del vostro futuro. Le scelte che farete ora determineranno il vostro destino, sia che riguardino la vostra formazione umana e il vostro carattere, sia che riguardino le amicizie, l’amore, la professione, gli interessi più personali. Sbagliare ora significa compromettere tutto il vostro futuro. Come rimediare poi a una cattiva formazione umana, a un matrimonio sbagliato, a un inserimento infelice nel lavoro e nei rapporti umani? Dunque non credete a quanti vi dicono che l’adolescenza deve essere un periodo spensierato, in cui bisogna pensare soltanto a divertirsi, perché le preoccupazioni verranno in seguito, e se non ci si diverte ora… Anzi: proprio perché la vostra età è preziosa, perché in essa vi giocate il vostro avvenire, dovete essere meno spensierati e più coscienziosi che mai, e in questo crediamo che il nostro seminario possa essere per voi un prezioso stimolo.
Nel seminario precedente abbiamo parlato dell’identità, ed è stato osservato che l’identità umana non è qualche cosa di stabile, in quanto ad ogni momento siamo portati a rinnovarla con nuove esperienze. Questa novità costante si oppone all’idea che l’uomo ormai abbia esplorato tutto e conosciuto tutto. In realtà c’è un’infinità di cose da scoprire: i viaggi di scoperta non sono finiti, sia come viaggi di scoperta geografica e di diversi modi di vita, sia come viaggi interiori verso nuovi orizzonti dell’anima. Per questo abbiamo dato al seminario dell’anno prossimo il titolo: “Alla ricerca di una meta.”
Cosa intendiamo con questo? Nello sviluppo della propria identità c’è un desiderio nascosto di qualche realtà o esperienza affascinante, che dia un senso nuovo a tutta la nostra esistenza. Questo desiderio a volte si precisa nell’aspirazione verso una meta da raggiungere, e spesso sono momenti particolari che orientano poi tutto il nostro futuro. Noi vorremmo chiedere a voi di scrutare voi stessi per trovare se dentro di voi c’è un’aspirazione profonda che possa determinare una meta importante per la vostra vita. Quelli di voi che aderire dovrebbero prepararsi a esprimere, con il mezzo che preferiscono, quell’aspirazione che hanno ritrovato in se stessi. Ci daremo poi appuntamento qui a una data da stabilire per ascoltare le vostre esperienze e per incominciare così, partendo da esse, a delineare un programma più preciso del seminario insieme a voi.

Autore: Don Massimo Lapponi

20/12/2011

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