Anno VII N. 29 Luglio - 2014

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farfaè...l'inchiesta

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L'abbazia si apre...agli studenti!

Sabato 6 ottobre i Servizi Culturali dell’Abbazia, costituiti dalla Comunità monastica benedettina, da storici dell’arte ed educatori museali, storici ed esperti in lingue, hanno presentato alle insegnanti di ogni ordine e grado l’offerta didattica per l’anno scolastico da poco iniziato. I Servizi Culturali nascono per rispondere ad una richiesta sempre più crescente da parte degli istituti scolastici e dei visitatori che sono in continuo aumento. L’obiettivo principale è quello di avvicinare le persone e i gruppi, in particolare quelli giovanili, all’arte e alla storia, all’archeologia e alla spiritualità, proponendo nuovi percorsi per osservare e interpretare la realtà anche attraverso i linguaggi della contemporaneità. Se è vero che, come dice Bruno Munari, la qualità delle cose che vediamo determina anche la qualità della nostra vita, l’arte e la storia, l’archeologia e la spiritualità sono elementi che devono far parte del quotidiano, come emozione, risorsa, scoperta determinante nella costruzione delle proposte educative e formative. Se l’opera d’arte resta l’irrinunciabile punto di partenza, il “fare” è una pratica attraverso la quale si ricevono e si producono saperi, si elabora e si costruisce una propria identità. È importante che il luogo da visitare sia contenitore di memorie e promotore di eventi, ma si trasformi anche in spazio educativo dove l’esperienza si inserisce in un processo di crescita e di formazione, anche come conoscenza delle nostre radici e del patrimonio che è intorno a noi. Educare vuol dire offrire a ognuno, attraverso lo stupore dell’esperienza estetica, la possibilità di sviluppare la propria sensibilità e raggiungere autonomia e capacità critica nel leggere il mondo circostante. Questo grazie ad un approccio nuovo e trasversale verso l’opera d’arte e la storia, l’archeologia e la spiritualità; un approccio che abbraccia le diverse discipline sviluppando conoscenze, competenze e abilità. Queste le premesse che hanno aperto l’incontro; tanti gli insegnanti che hanno partecipato e con grande entusiasmo hanno accolto l’offerta didattica: visite guidate animate per tutte gli ordini scolastici. È stato spiegato che, con un linguaggio semplice e diretto e con il coinvolgimento attivo dei ragazzi, la visita presenterà la storia dell’Abbazia e dei suoi monaci, della sua biblioteca e delle sue principali attività; è stato presentato, inoltre, un dossier pedagogico, attraverso il quale ogni gruppo classe potrà familiarizzare con temi, materiali e percorsi prima o dopo la visita in Abbazia. Il dossier è diviso in due parti: la prima, di carattere prevalentemente storico, ripercorre per epoche la storia di Farfa, anche grazie all’ausilio di una time line; la seconda, più operativa, presenta sei “schede di lavoro” che, come delle grandi lenti d’ingrandimento, approfondiscono diverse tematiche che ruotano intorno all’Abbazia: L’affresco. Tecnica e materiali; I cosmati. Marmorari romani e mosaici; Lo scriptorium; La miniatura e la scrittura; La dieta monastica; La fiera di Farfa. Queste schede, dopo una breve introduzione di carattere storico e tecnico, propongono delle attività che ciascun ragazzo o gruppo classe può svolgere, in modo da non ridurre il percorso di visita ad una sola passeggiata, ma da rendere il passato concreto avvicinandolo alla nostra esperienza e non dimenticando mai che Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco!

Autore: Elena Onori

06/12/2012