Anno VII N. 29 Luglio - 2014

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La Cartolina

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...IL RACCONTO DELLA “CARTOLINA”

Domenica 16 settembre, presso l’Abbazia Benedettina di S. Maria di Farfa è stata organizzata la III edizione dell’estemporanea di pittura dal tema; Farfa in colore.
Gli artisti hanno partecipato con successo e con entusiasmo all’iniziativa ma solo tre concorrenti si sono aggiudicati la vittoria del concorso.
Al primo posto Giustino Novelli, al secondo Fernanda Freddo e al terzo Fausto D’Orazio. Tre opere dalle caratteristiche differenti ma che rimangono fedeli al tema, accomunate dall’utilizzo di tecniche di rapida asciugatura per rimanere in tempo con la durata dell’estemporanea.
Analizzando nel dettaglio le opere concretizzate, il terzo classificato, Fausto D’Orazio, realizza una tela dai toni accesi e contrastanti. Predominano tinte acide e stridule. L’occhio, inconsapevolmente, viene attratto dalla tela per poi soffermarsi alla materia che trasforma l’immagine in un’idea quasi astratta. In primo piano, su un basamento, si collocano piante, frutti e un calice. Nella parte inferiore le mura farfensi, eseguite con una pennellata poco analitica e a tratti veloci; sono divise in due livelli che però organicamente si ricongiungono assieme, lasciando intravedere l’effetto di allungamento o meglio di prolungamento dell’immagine.
Il risultato è una composizione uniforme e convincente che suscita emozioni discordanti tra di loro ma di grande impatto emotivo.
Fernanda Freddo compone invece un fedele scorcio dell’architettura borghigiana del paese, lasciando cogliere con preciso intuito la posizione del pittore in piazza Schuster durante il lavoro di esecuzione. Questa sapiente riproduzione ad acquarello introduce anche l’atmosfera di quiete nella composizione, tipica percezione che investe il borgo nella vita di tutti i giorni. Dietro le case, il Monte Acuziano ma in primo piano, in basso a sinistra, nella zona in ombra, l’artista applica il colore liquido schizzando sul foglio, un gesto simpatico oltre che di meticolosa resa della realtà così come appare, che ricollega tale gesto al senso di libertà che si ha quando si utilizza l’acquarello.
Infine Giustino Novelli. L’artista realizza una veduta di Farfa lasciando intravedere anche le caratteristiche del territorio sabino. La sensazione che si ha vedendo il quadro, è quella di uno scatto fotografico. Uno scatto che sembra testimoniare un ricordo che è stato vissuto e viene vissuto. Il verde scuro della vegetazione intorno si annulla nei toni bluastri della prospettiva e la tecnica ancora una volta lascia emergere la volontà dell’artista di immergere la narrazione in un sottile offuscamento. Qualcosa di anomalo c’è: la torre, stagliata sul cielo livido, è sgradevole, come se fosse applicata successivamente, ma almeno, in questo modo, lo sguardo è ben saldo sulla composizione.

Autore: Chiara Appolloni

10/12/2012