Anno VII N. 29 Luglio - 2014

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La finestra sul cortile

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Campionati europei 2012

Dodicesimo uomo in campo: lo spread

Questi campionati europei verranno per sempre ricordati per l’accostamento politico – economico per cui sono andati ben oltre l’aspetto sportivo. Infatti, è stato sufficiente che la nazionale italiana passasse in finale per recuperare quell’ottimismo e quella speranza che da mesi ci avevano abbandonato per colpa della crisi economica. Ai quarti di finale gli azzurri hanno dominato l’Inghilterra, vincendo ai rigori. Sia Francia che Inghilterra e Olanda, squadre molto forti per tradizione, hanno deluso, apparendo da subito opache con un gioco che è stato un po’ noioso. Polonia e Ucraina, i due paesi organizzatori di Euro 2012, così vicini e nello stesso tempo così distanti,non avendo molto in comune tra loro. La Polonia ha una situazione politica piuttosto stabile, mentre l’Ucraina ha qualche problema, con l’ex primo ministro Julia Timoshenko è finita in prigione: una detenzione che ha scaturito una forte tensione per il rischio attentati. E’ la prima volta che una manifestazione così importante viene organizzata da due paesi dell’Est europeo. Qualche curiosità: Le due mascotte le hanno chiamate Slavek e Slavo, due gemellini dalla capigliatura punk, e al pallone utilizzato è stato dato il nome di Tango 12. Cracovia è stata la sede scelta dall’Italia e una delle città più antiche della Polonia, il suo centro storico fa parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco, inoltre a quasi 50 chilometri da Cracovia è nato papa Giovanni Paolo II. Da rilevare la visita che gli azzurri hanno fatto ad Auschwitz alla presenza di tre superstiti, le loro testimonianze hanno creato molta commozione, ed infine i giocatori hanno deposto una corona tricolore davanti al muro delle fucilazioni. Ritornando al gioco, in semifinale, gli azzurri hanno battuto la Germania per 2 a 1, una vittoria meritata. Abbiamo espresso un bel calcio e i nostri campioni hanno ritrovato grinta ed entusiasmo. E mentre Mario Balotelli segnava una doppietta contro la Germania portandoci in finale, nella stessa serata un altro Mario, il nostro premier, a Bruxelles con un bel colpo di testa, vincendo sull’accordo salva – Euro, ha fatto goal alla Merkel. E questa… è stata la vittoria più importante. Anche se in finale siamo stati battuti dalla Spagna, l’Europeo l’avevamo già vinto: il 28 giugno a Danzica e il 28 giugno a Bruxelles.

Autore: Angela Longobucco

21/07/2012