Dentro L'Abbazia

Sabato 21 gennaio è stata inaugurata la mostra dal titolo Le Stampe nella raccolta dell’Abbazia di Farfa, curata dalla Dott.ssa Angela Abbramo, con la partecipazione della Dott.ssa Laura Biancini, da poco tempo in pensione, responsabile della Sala Romana, della Sala Grafica e dell’Archivio Fotografico della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. L’idea della mostra nasce da un lungo lavoro di catalogazione di stampe, che comprendono incisioni su rame, litografie, fotografie e riproduzioni a stampa di proprietà dell’Abbazia, per un totale di 1689. “Tutto il materiale” - scrive la dott.ssa Abbramo nell’Introduzione al Catalogo della mostra - “è stato suddiviso in due tipi di formato: il formato A in riferimento alle stampe più piccole e di media grandezza; il formato B relativo alle stampe di dimensione più grande. Ad ogni stampa è stata assegnata una collocazione per poter essere facilmente reperita ed è stato impresso il timbro della Biblioteca monastica di Farfa, che sta ad indicare l’appartenenza alla stessa. Tutte le stampe, una volta portata a compimento la fase di catalogazione, sono state inserite in contenitori di cartoncino non acido, per un totale di 40 stampe per ogni contenitore. Ogni stampa è stata a sua volta separata dall’altra con un foglio di carta non acida, un materiale particolare con caratteristiche adatte a questo tipo di conservazione”. “La descrizione delle stampe è costituita da 6 aree: area del titolo, area dell’indicazione di responsabilità, area della pubblicazione, area dell’edizione, area della descrizione fisica, area delle note. Alla voce “titolo” corrisponde il titolo principale nella forma in cui appare sulla stampa stessa; a quella di indicazione di responsabilità un nome presente sulla stampa relativo alla funzione di una persona che abbia contribuito alla realizzazione della Stampa stessa: autore della matrice, inventore e disegnatore. Per luogo di stampa s’intende la città in cui ha sede l’editore ed è trascritta nella lingua e nella forma in cui appare sulla stampa; nel caso in cui l’editore ha sede in più luoghi ed entrambi figurano sulla stampa, questi sono riportati. Per editore s’intende una persona responsabile della pubblicazione di una stampa: anche il nome dell’editore è trascritto nella forma in cui appare. Per data di pubblicazione s’intende la data di pubblicazione che normalmente compare sulla stampa, nel caso in cui non figura nessuna data se ne riporta una approssimativa, con opportune indicazioni tra parentesi quadre. Per quanto riguarda l’estensione e l’indicazione specifica del materiale, ne viene indicata la tecnica; per le Stampe colorate si fa seguire all’indicazione della tecnica l’abbreviazione «color»”. In mostra sono state esposte 74 stampe, divise per tematiche e scegliendo quelle più rappresentative. “L’Abbazia di Farfa è dedicata alla Madonna e per Suo volere fu edificata tra i Monti Sabini. E’ sembrato opportuno esporre pertanto le stampe in onore della Madonna Farfense e presentare anche in mostra tutte le altre immagini, rintracciate durante la catalogazione sulla Madonna. Si è deciso inoltre di esporre le stampe sulla vita di Gesù colta nei suoi momenti più significativi; poi le stampe di due papi più vicini a noi nel tempo: Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II (La sua devozione alla Madonna è stata al centro del lungo pontificato, visitò la chiesa di Santa Maria di Farfa il 19 marzo 1992. E’ stato proclamato Beato il 1° Maggio 2011 da papa Benedetto XVI) e, infine, l’immagine di San Benedetto, in onore all’ordine dei monaci benedettini di Farfa. Tra i moltissimi soggetti delle stampe profane, si espongono quelle che raffigurano alcuni personaggi di casa Savoia, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia (17 marzo 1861 – 17 marzo 2011)”.

Autore: di Elena Onori

18/06/2012