Anno VII N. 29 Luglio - 2014

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Dentro L'Abbazia

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UNA SETTIMANA NEL CUORE DI FARFA

TRA SPIRITUALITA’ E PREGHIERA

Senza dubbio i preti diocesani hanno scritto nel loro DNA l'impegno quotidiano della preghiera. Tuttavia i preti non sono monaci. Il monaco ha la preghiera come elemento fondamentale della sua vita. Il prete, che si sforza di assomigliare a Cristo buon pastore ed è al servizio di una comunità ecclesiale, si sente chiamato a dare una parte considerevole del suo tempo e delle sue energie anche all'attività pastorale di incontro con le persone e alla loro evangelizzazione. É una vocazione bellissima, che tuttavia alle volte rischia di produrre una certa stanchezza fisica e spirituale. É per questo che la Chiesa consiglia ai suoi preti di trascorrere almeno una volta all'anno un periodo di esercizi spirituali, cioè di ritiro dedicato prevalentemente alla preghiera e al confronto rigenerante con la Parola di Dio.
Come già l'anno scorso, il gruppo dei preti giovani della nostra diocesi ha deciso di vivere questo momento in modo comunitario. É così che dall'8 al 13 gennaio 2012 i membri di tale gruppo, guidati dall'incaricato alla loro formazione don Luigi Del Favero, si sono recati nell'Abbazia di Farfa ospiti della locale comunità di monaci benedettini, e delle suore brigidine.
I padri appartenenti a questa comunità monastica sono soltanto sei, ma portano avanti con ottimistica tenacia la vita della loro abbazia, forti di una tradizione più che millenaria che sembra risalire addirittura al VI secolo. Del resto la grandezza e la maestosità del complesso monastico – dichiarato monumento nazionale - non nascondono per nulla la prestigiosa storia di cui sono testimoni. Chi visita Farfa e il borgo circostante si trova pienamente confermato nell'ampiezza del ruolo civilizzatore svolto dai monaci negli anni della nostra storia medievale.
In questa abbazia gli otto preti giovani partecipanti hanno potuto godere di alcuni momenti della vita dei monaci, diventando quasi essi stessi dei piccoli monaci: la liturgia delle ore celebrata in modo disteso e solenne, la santa messa, il pranzo e la cena consumati in silenzio mentre un monaco leggeva alcuni testi spirituali. A questo, per dare sostanza alla proposta spirituale, si è aggiunta la doppia meditazione quotidiana tenuta dal monaco dom Agostino Ranzato – di origine veneta – sul tema del sacerdozio nella lettera agli Ebrei. Alla buona riuscita degli esercizi molto hanno giovato anche la silenziosa cordialità dei monaci, la bellezza delle colline della Sabina, i lunghi momenti di solitudine personale. Non sono mancate neppure alcune occasioni di confronto tra i partecipanti per mettere in comune suggestioni, impressioni e ispirazioni.
Ora che i preti giovani sono tornati ricaricati alle loro consuete attività pastorali sanno che il loro prossimo appuntamento in trasferta sarà quello della gita che li porterà nella terra d'Austria.

Autore: di Don Giancarlo

18/06/2012

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