Anno VII N. 29 Luglio - 2014

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Lungo la Via

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il borgo di farfa... e la storica Fiera

il borgo di farfa... e la storica Fiera

il borgo di farfa... e la storica Fiera

Farfa si è aperta all’expo di due giorni dedicata all’olio sabino,
al prodotto tipico e all’artigianato artistico: in due
parole alla Fiera di Farfa. Anche quest’anno si è rinnovato
l’appuntamento invernale più atteso del settore con
nuovi espositori, gastronomia tipica e tanta bella
gente allegra e curiosa. Tutto è cominciato sabato
15 dicembre scorso, poco dopo l’alba, quando i primi
espositori hanno cominciato a “traghettare” le
proprie merci dal loro mezzo allo stand che gli è
stato messo a disposizione dall’Assessorato all’Agricoltura
della Città di Fara in Sabina e dalla
Pro Loco. Il 2012, dodicesima edizione della Fiera
“moderna”, è stato dedicato come di consueto, nel
convegno di apertura del primo giorno, ad uno dei
temi farfensi legati allo storico “mercato”. Dagli
ultimi studi è emerso infatti un dato interessante
che si è pubblicato e discusso durante la fiera: il
primo anno in cui si ritiene nata la Fiera di Farfa.
Parliamo del 1477, 535 anni fa, anno durante il quale
la commenda Orsini ha dato un reale impulso alla
trasformazione di un piccolo nucleo commerciale
in una vera cittadella dello scambio. Durante la
conferenza, lo storico Tersilio Leggio ha illustrato
le sue ricerche e i suoi inediti relativi alla Fiera di
Farfa, citando anche ad esempio il documento duecentesco
sul “caciocavallo” e le vicende legate alla
commenda del cardinale Giovanni Battista Orsini
(l’Abate commendatario che volle la nuova basilica).
La conferenza, come nel migliore degli auspici,
ha prodotto un estratto che, per essere godibile al
massimo, è stato trasformato in un pannello turistico,
apposto e donato al Parco della Fondazione
Cremonesi e integrato in una fioriera in legno, arricchita
dalle produzioni vivaistiche dell’Istituto
Agrario di Passo Corese, con il quale la Pro Loco ha
attivato un sodalizio che dura e si rinnova. Il pannello
inoltre, poiché realizzato dalla Pro Loco, ha “l’obbligo”
di essere soprattutto turistico e quindi i testi sono stati tradotti
in inglese e francese. Mentre le mattinate sono state
dedicate alle conferenze ed alle tavole rotonde, i pomeriggi
dei due giorni hanno visto alternarsi spettacoli vari soprattutto
per ragazzi e famiglie, ospitati nella cornice di una mostra
fotografica sulle “riflessioni” delle immagini farfensi.
Tra gli spettacoli citiamo quello del cantastorie Francesco
Rinaldi sulla storia di Farfa, dello scrittore locale Giorgio
D’Artibale su una vicenda di povertà dei primi dell’Ottocento
e le marionette del Premiato Circo di Pezza per la gioia dei
piccoli turisti. L’area espositiva ha inoltre ospitato tante curiosità,
comprese quelle di antiquariato e di prodotto tipico,
mostrando in ampio spazio i produttori di olio sabino, di
formaggi e di salumi. Essendo giunti quest’anno, in via eccezionale,
con la Fiera, a ridosso del periodo natalizio, non potevano
mancare simpatici suggerimenti di arredo, decoro e
artigianato mentre immancabile come tutti gli anni è stata la
presenza dello stand gastronomico, dove i palati dei visitatori
hanno trovato, è il caso di dirlo, “pane per i loro denti”,
tra pasti caldi e freddi, dove non mancano mai i famosi “frittelli”,
la bruschetta e la storica e tradizionale “padellaccia”.
In numeri la fiera ha potuto contare sul rinnovo dei suoi spazi:
360 mq espositivi, 150 mq per l’area gastronomica, un
flusso totale di non meno di 2.000 visitatori, due sale conferenze,
4 spettacoli più uno spettacolo itinerante del Gruppo
Folk Città di Cures, una mostra fotografica, due navette per il
collegamento con la stazione ferroviaria e per un simpatico
“oleo-tour” e, novità di questa edizione, il primo gadget della
Fiera che ricorda il 1477 quale appunto prima “volta” per
la Fiera.
Nonostante una serie di aggravanti quali la stagione piovosa,
la crisi economica, le numerose manifestazioni parallele e lo
spostamento eccezionale di una settimana rispetto al previsto,
la fiera ha mantenuto lo standard di offerta, gli espositori
sono aumentati anche con ricambio e Farfa continua a
farci ben sperare per il futuro. Proprio su queste ultime righe
è con piacere che vorrei augurare ai lettori di Farfaè, alla
Comunità monastica sempre disponibile e di gran cuore,
all’Assessorato all’Agricoltura di Fara in Sabina, ai soci della
Pro Loco, agli operatori che hanno animato la Fiera e a
tutti coloro che dedicano il loro tempo all’abbazia ed al nostro
meraviglioso territorio, di trovare, nell’anno che verrà,
nuovi stimoli e nuova luce, per non perdere mai quell’energia
che ci dà la carica di affrontare anche le fatiche più grandi
e di riuscire a trasformare i bastoni che spesso ci vengono
messi tra le ruote in sostegni per saltare più in là verso la
crescita e il bene di tutti noi. Buon 2013 e arrivederci alla
13° Fiera di Farfa!

Autore: a cura di Francesco Simonetti

04/03/2013