Anno VII N. 29 Luglio - 2014

home | news | eventi | archivio | contatti | cerca | link

Ieri ed Oggi

Stampa questo articolo stampa  Segnala questo articolo segnala

Se Farfaè...spunta dalla borsetta

Non c'è nulla di più bello: vedere spuntare una copia di Farfaè... da qualche borsetta, o dalle mani del turista che ti passeggia accanto - e che difficilmente collegherà a te quel nome scritto vicino a L'auspicio. Dentro di te pensi: "Ma allora alla gente interessa!?....Dunque nel prossimo numero ci potrei mettere questo, quello...". Niente è più stimolante.
Ammetto che in questi dodici mesi, scoprire l’interesse tra la gente è stato quanto di meglio si potesse chiedere, come anche l'essere riusciti a soffermare l’attenzione su tematiche di attualità e persino aver stimolato un dibattito istituzionale su di esse.
Farfaè...è tutto questo: una rivista che sbuca da una borsa, quella che finisce nel mazzo dei giornali che hai appena terminato di leggere, quella che a volte non si vorrebbe leggere, ma alla fine (per fortuna!) non si resiste dal farlo. Se non si possono chiamare risultati questi?
Un anno fa non pensavamo certo di trovarci qui, indaffarati tra i preparativi per spegnere la prima candelina e nemmeno di essere sul punto di attrezzarci per affrontare il primo sbarco sul web: non ce lo saremmo aspettati, ma è stato più semplice del previsto. Ciò non vuol dire che sia stato facile. Farfaè...è una cosa nuova, e come tale spaventa chi fino a quel momento non se ne era posto il problema o chi, come tanti ancora oggi, ne sottovalutano le ambizioni. Le stesse che hanno portato a buon fine sei numeri: dal numero "zero" del 23 dicembre al "cinque" che festeggiamo esattamente dodici mesi più tardi. In mezzo ci sono altri quattro numeri, giorni di lavoro, relazioni umane instaurate e cresciute, una redazione accessoriata e funzionale, in cui alcuni giorni ci si passa "giusto un attimo", e altri ci si fa addirittura il pranzo!
Farfaè... un anno dopo è una fatica editoriale composta da 16 pagine, 6 redattori e tre collaboratori senza i quali non sarebbe possibile, e, accanto ai computer, un sacco pieno di progetti per il futuro. Abbiamo preso il via, guai a fermarci.

Autore: Raffaella Di Claudio

18/12/2007