farfaè...l'inchiesta

"L’unico modo per gestire i rifiuti in un territorio vasto come il nostro è attivare quanto prima il sistema di raccolta differenziata". L’assessore all’Ambiente del Comune di Fara Sabina, Gabriele Picchi parla all’indomani della riunione tenutasi il 21 aprile con la società Ama, che a Fara si occupa dell’igiene urbana. In quella sede l’Amministrazione ha deciso di spingere sull’acceleratore per arrivare "entro l’autunno ad effettuare su tutto il comune (nuclei ex abusivi compresi) la raccolta differenziata porta a porta". Fatte salve alcune sperimentazioni avvenute nei comuni limitrofi, Fara Sabina sarebbe il primo comune ad adottare stabilmente la differenziazioni dei rifiuti. In questi giorni in tutte le frazioni farensi gli operatori comunali sono in giro a censire i condomini che dovranno essere dotati di particolare attrezzatura (cassonetti, sacchi...). Tutte le altre abitazioni, saranno invece raggiunte ogni settimana da addetti specializzati che di volta in volta ritireranno i contenitori di carta, vetro, plastica, alluminio, umido..."Puntiamo a raggiungere il 50% di differenziata - aggiunge Picchi -, crediamo che sia il requisito minimo da ottenere. Riuscendo ad attivare un sistema funzionale, potremo ridurre sensibilmente i costi di discarica realizzare il porta a porta, impegnando più operatori. E se all’inizio del percorso il servizio sarà esteso automaticamente a tutti i residenti, successivamente le nuove famiglie che decideranno di abitare a Fara dovranno obbligatoriamente farne richiesta". In generale non ci dovrebbero essere grandi costi a carico del Comune, se si pensa che le spese di start up, ovvero quelle relative alla fase iniziale del progetto dovrebbero essere sostenute da Regione o Provincia. Per il momento in cui partirà la differenziata, naturalmente dovrà essere attiva anche la nuova isola ecologica, che dovrebbe sorgere in località Arci. Proteste di cittadini e imprenditori permettendo.

Autore: (re.fa)

30/05/2008