Anno VII N. 29 Luglio - 2014

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Dentro L'Abbazia

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nasce la biblioteca monastica

nasce la biblioteca monastica e un prezioso patrimonio librario diventa finalmente accessibile

Da qualche mese nel Monastero Benedettino dell’Abbazia di Farfa si sta lavorando ad un progetto di catalogazione e collocazione di un consistente patrimonio librario, finalizzato alla realizzazione di una Biblioteca Monastica. Per lungo tempo questo ricco e interessante patrimonio è rimasto custodito in una stanza del monastero in attesa di essere rispolverato e riordinato, per renderlo più facilmente accessibile e fruibile all'intera comunità benedettina e a qualsiasi persona interessata. L’idea di realizzare una Biblioteca all’interno del monastero è stata del Padre Priore Dom Eugenio Gargiulo. Gli obiettivi sono essenzialmente due: rivalorizzare un bene da tempo inutilizzato, poiché difficilmente consultabile, per consentire ai padri benedettini, in particolare, e a qualsiasi studioso ne facesse richiesta, in generale, di approfondire le proprie personali conoscenze o soddisfare i propri interessi intellettuali, nonché facilitare la propria formazione, principalmente attraverso opere di argomento religioso, ascetico e spirituale; conservare decorosamente e condividere migliaia di libri di proprietà monastica, di notevole interesse storicoculturale, sistemandoli in alcune stanze della struttura conventuale, che saranno adeguatamente adibite a tale scopo. Come ogni biblioteca monastica, la parte numericamente più consistente dei documenti è di soggetto religioso, in particolare monastico, soprattutto perché il suo fine è non solo essere strumento di diffusione della cultura, ma anche mezzo di arricchimento spirituale e morale. Il nucleo originario della Biblioteca è formato da due fondi: il Fondo Monastico e il Fondo Corrado Guerzoni. Il Fondo Monastico, al quale si sta ancora lavorando, nasce da una selezione del patrimonio delle comunità religiose farfensi passate e di quella presente accumulatosi negli anni all’interno del Monastero, con l’avvicendarsi dei padri benedettini che hanno vissuto qui e hanno lasciato i loro libri e con il susseguirsi di donazioni fatte ai monaci da Enti pubblici e privati, Istituti religiosi, autori e cittadini. La consistenza numerica di tale repertorio è senz’altro significativa, poiché attualmente consta di oltre 6mila titoli, già inventariati. Di questi, finora, sono state catalogate circa 2mila 900 monografie, prediligendo quelle di soggetto religioso. Rovistando tra libri scolastici, romanzi, enciclopedie e saggi sono stati ritrovati testi di enorme valore contenutistico ed editoriale: pregiate edizioni di Messali e breviari romani e monastici, sia in latino sia in italiano, edizioni settecentesche e ottocentesche di testi liturgici o ascetici, rare e d’indubbio valore, numerose agiografie, enciclopedie storiche come l’Enciclopedia Cattolica, la Storia dei Papi del Pastor, la Bibliotheca Sanctorum, documenti pontifici, testi biblici in varie lingue, volumi d’arte, partiture musicali. Accanto a queste poi ci sono tutte quelle monografie che, pur avendo una veste editoriale meno importante, sono sicuramente interessanti dal punto di vista contenutistico. Numerosi sono i libri editi nell’ultimo decennio, comprese molte novità pubblicate nel 2012. Ci sarà una sezione che raccoglierà monografie in lingua straniera: molti testi in lingua francese e inglese saranno collocati accanto ad un più esiguo gruppo di testi scritti in portoghese, spagnolo, tedesco e svedese. Inoltre sarà realizzata un’interessante sezione locale in cui saranno collocate numerose pubblicazioni riguardanti il nostro territorio, la Sabina in particolare, ma anche la Provincia di Rieti, fino ad abbracciare alcune località laziali d’interesse storico, religioso e artistico. Altrettanto importante è il Fondo Corrado Guerzoni, che deriva dalla donazione di un patrimonio librario privato che sarà descritto in modo opportuno in un’altra occasione. Il lavoro sta andando avanti con la catalogazione di altri volumi. Successivamente si passerà alla loro collocazione definitiva, poi si potrà inaugurare questa nuova Biblioteca, che sancirà un ulteriore risultato raggiunto dall’Abbazia di Farfa nel suo impegno costante per continuare ad essere un luogo di conservazione ed elevazione della cultura, del sapere e della storia, di valorizzazione delle ricchezze possedute e di produzione di nuove opere di pregio, destinate a rimanere nel tempo, per essere condivise da un’ampia comunità. Un luogo dove nulla si perde e tutto è custodito, affinché possa riavere il suo giusto posto e la sua giusta importanza. Questa dignità è riservata anche al libro che per secoli è stato l’unico sicuro mezzo di comunicazione a distanza nel tempo e nello spazio, strumento fondamentale nello sviluppo della civiltà umana, che sopravvivrà in questo ruolo a qualsiasi progresso tecnologico. L’eternità del sapere, delle emozioni, del pensiero racchiusa nelle pagine di un buon libro e quella sorta di affinità intellettuale e spirituale con il suo autore o con i suoi protagonisti, che spesso ci fa sperimentare, ci obbligano a rispettarlo e a conservarlo nel modo più adeguato.

Autore: Romina Torini

02/04/2013

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